Medico, ricercatore e docente universitario di Cagliari, ha un ruolo molto significativo e attivo nella vicenda del Moby Prince, non tanto come autore di pubblicazioni scientifiche sulla tragedia, ma come figlio del comandante Ugo Chessa, una delle vittime, e come presidente dell’Associazione “10 Aprile – Familiari Vittime Moby Prince Onlus”.
In questa veste, Luchino Chessa è una delle figure centrali nella battaglia per la verità e la giustizia sulla tragedia. La sua azione si manifesta principalmente attraverso:
Interventi e audizioni nelle Commissioni parlamentari d’inchiesta: Ha partecipato attivamente a tutte le Commissioni d’inchiesta che si sono succedute, fornendo testimonianze, documenti e le istanze dei familiari delle vittime. Le sue audizioni sono state spesso pubbliche e accessibili, come quelle registrate da Radio Radicale.
Dichiarazioni e interviste: È una voce ricorrente nei servizi giornalistici, documentari e approfondimenti sulla Moby Prince, cercando di tenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica e di contrastare le “verità” ufficiali che i familiari considerano incomplete o false (ad esempio, quella della nebbia improvvisa o della distrazione del comandante).
Promozione di iniziative per la memoria e la ricerca della verità: In qualità di presidente dell’Associazione, è promotore di eventi, commemorazioni, lettere aperte alle istituzioni (come la recente lettera al Capo dello Stato) e collaborazioni per la realizzazione di documentari e libri che cercano di far emergere nuove prove e teorie.
Collaborazione con autori e giornalisti: Pur non essendo l’autore diretto di saggi sul disastro, ha sicuramente fornito contributi e informazioni a coloro che hanno scritto libri e realizzato documentari sulla vicenda, agendo come una fonte preziosa e un portavoce per i familiari.
